Beata Speranza di Gesù: testimone di Misericordia

Dopo la pace che riabilita e il perdono che risolleva, ecco il terzo dono con cui Gesù misericordia i discepoli: Egli offre loro le piaghe. Da quelle piaghe siamo guariti (cfr 1 Pt 2,24; Is 53,5). Ma come può una ferita guarirci? Con la misericordia. In quelle piaghe, come Tommaso, tocchiamo con mano che Dio ci ama fino in fondo, che ha fatto sue le nostre ferite, che ha portato nel suo corpo le nostre fragilità. Le piaghe sono canali aperti tra Lui e noi, che riversano misericordia sulle nostre miserie. Le piaghe sono le vie che Dio ci ha spalancato perché noi entriamo nella sua tenerezza e tocchiamo con mano chi è Lui. E non dubitiamo più della sua misericordia. Adorando, baciando le sue piaghe scopriamo che ogni nostra debolezza è accolta nella sua tenerezza. Questo succede in ogni Messa, dove Gesù ci offre il suo Corpo piagato e risorto: Lo tocchiamo e Lui tocca le nostre vite. E fa scendere il Cielo in noi. Le sue piaghe luminose squarciano il buio che noi ci portiamo dentro. E noi, come Tommaso, troviamo Dio, lo scopriamo intimo e vicino, e commossi gli diciamo: «Mio Signore e mio Dio!» (Gv 20,28). E tutto nasce da qui, dalla grazia di essere misericordiati. Da qui comincia il cammino cristiano. Se invece ci basiamo sulle nostre capacità, sull’efficienza delle nostre strutture e dei nostri progetti, non andremo lontano. Solo se accogliamo l’amore di Dio potremo dare qualcosa di nuovo al mondo.” (tratto dall’omelia della Messa della Divina Misericordia di Papa Francesco, 11 Aprile 2021)

Essere “misericordiati”, come dice Papa Francesco, non è altro che accogliere l’amore di Dio, che è un Padre buono e una tenera Madre e ci ama con amore infinito. E di questo Madre Speranza è stata una preziosa testimone.

Invoca la beata Madre Speranza oggi, 20 Novembre, per ottenere una grazia  per la Sua potente intercessione

 “Sono qui, figli miei, un giorno dopo l’altro, accogliendo poveri ricchi anziani giovani, e alla fine del giorno piena di fede, fiducia e amore, vado a presentare al Buon Gesù, le miserie di ognuno, con l’assoluta certezza di non stancarlo mai” (Madre Speranza)  

Essere misericordiati inevitabilmente ci porta ad essere misericordiosi, ad accogliere non solo Dio e il suo amore, ma anche il prossimo e le sue miserie, perché nel prossimo sappiamo con certezza che c’è Gesù.

Nel giorno della sua festa liturgica allora vogliamo pregarla di suscitare in noi la consapevolezza di essere strumenti nelle mani dell’Amore Misericordioso e che accogliendoLo il nostro cuore si spalanca verso l’altro e ciò ci rende partecipi del suo progetto di salvezza.

Devo arrivare a far sì che gli uomini conoscano il buon Gesù non come Padre sdegnato per le ingratitudini dei figli, ma come Padre pietoso che cerca con ogni mezzo di confortare, aiutare, far felici i propri figli; che li segue da vicino e li cerca con amore instancabile come se non potesse essere felice senza di loro” (Madre Speranza).

Vi auguriamo una buona festa