La fede – giorno 7

<<La fede, figlie mie, è una virtù teologale infusa in noi da Dio e che ci porta ad assentire con fermezza, a motivo della veridicità divina, a tutto quanto Dio ci ha rivelato e ci propone a credere attraverso la sua Chiesa. Divina è la fede per la quale crediamo tutto quanto contiene la parola di Dio, scritta o tramandata oralmente, a motivo della testimonianza di Dio stesso che ci parla. Divina e cattolica è la fede per la quale crediamo le verità rivelate che il magistero della Chiesa nostra Madre ci propone a credere esplicitamente.

Con la fede esplicita assentiamo ad una verità i cui termini sono comprensibili in se stessi e da noi conosciuti. È implicita la fede con la quale assentiamo ad una verità i cui termini non sono in se stessi comprensibili né da noi compresi, ma sono contenuti in un’altra verità rivelata che crediamo con fede esplicita.

È fede esterna quella che si manifesta apertamente con parole, segni o altri gesti; interna quella che non è manifestata esternamente. La fede è viva se va unita alla carità; se a questa non si accompagna è morta. 

Consideriamo l’oggetto formale e quello materiale della fede. Oggetto formale della fede è Dio come prima verità che si esprime, cioè l’autorità di Dio che rivela. Ci sono infatti tre specie di verità: verità nell’essere, che è la conformità della cosa con i suoi principi costitutivi, o con le idee divine che ne costituiscono la ragione; verità nella conoscenza, che è il conformarsi dell’intelletto alla cosa; verità nell’espressione, ossia la conformità di ciò che viene detto con la mente di colui che parla, o rivela.

Dio non può che dirci la verità in tutto, perché non può ingannare se stesso, e neppure noi a motivo della sua scienza e infinita bontà. E’ questa la ragione formale, il motivo determinante del nostro consenso alle verità rivelate. 

Oggetto materiale della fede sono tutte le verità rivelate contenute nella parola di Dio, scritta o tramandata, alle quali aderiamo per l’autorità di Dio che rivela. L’oggetto materiale primario è soltanto Dio, in quanto Dio, ossia Dio come prima verità nel suo essere. L’oggetto materiale secondario sono tutte le altre cose che, oltre a Dio, sono contenute nella parola di Dio. 

L’atto di fede è quell’atto dell’intelligenza, dominata dalla volontà, con il quale sulla testimonianza di Dio, assentiamo alle verità rivelate; pertanto nell’atto di fede entrano le due facoltà proprie dell’uomo: l’intelligenza e la volontà. 

Perché un atto sia di fede è necessario che sia libero, immune da ogni coercizione o necessità; soprannaturale, in quanto per compierlo abbiamo bisogno della grazia interiore che illumina, dell’ispirazione dello Spirito Santo; oscuro, riguardante oggetti non evidenti; non ragionato, ma immediato, perché l’intelligenza consente, non mediante un proprio ragionamento, ma semplicemente per la conoscenza della verità proposta da Dio; e certo, di una certezza soggettiva e oggettiva.

Consideriamo ora come tra fede e ragione esiste armonia. I misteri della fede, anche se rivelati, non possono essere dimostrati, né essere compresi dalla ragione.

Ma, pur innalzandosi al di sopra della ragione, non sono contro di essa; e nel caso che tra fede e ragione appaia contraddizione, bisogna seguire ciò che dice la fede. L’assenso alla fede anche riguardo ai misteri è certamente in linea con la ragione.

All’anima leale, una volta ricevuta la fede, non è lecito dubitare di essa. Ricordiamo che la ragione non è indipendente dalla fede, neppure riguardo alle scienze filosofiche, e il senso dei dogmi definiti dalla Chiesa non può mai essere cambiato seguendo il progresso della scienza. La fede e la scienza si aiutano reciprocamente. Questa è, in sintesi, la teoria dell’armonia tra ragione e fede.>> (El Pan 8, 1023-1040)

Dopo questo bellissimo brano circa la Fede chiudiamo la nostra riflessione pregando insieme il settimo giorno della novena a questo link.

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