Cari amici, desiderosi di approfittare di questo periodo di grazia che l’Avvento ci offre, vogliamo condividere con voi alcuni spunti di riflessione.

Come riflessione per la prima settimana di Avvento riportiamo un passo dell’Angelus di Papa Francesco di domenica 28 Novembre, in cui ci invita a chiederci cosa appesantisce il nostro cammino di cristiani. In effetti l’Avvento è si un tempo di attesa, ma di un’attesa fatta di azione, di movimento… di cammino verso Dio, che si fa uomo per la nostra salvezza.
E il modo migliore per accoglierlo è sicuramente fare spazio, alleggerirci, svuotarci per poi riempirci di nuovo, di grazia.
“Abbiamo bisogno di vigilare per non trascinare le giornate nell’abitudine, per non farci appesantire – dice Gesù – dagli affanni della vita (cfr v. 34). Gli affanni della vita ci appesantiscono. Oggi, dunque, è una buona occasione per chiederci: che cosa appesantisce il mio cuore? Che cosa appesantisce il mio spirito? Che cosa mi fa accomodare sulla poltrona della pigrizia? È triste vedere i cristiani “in poltrona”! Quali sono le mediocrità che mi paralizzano, i vizi, quali sono i vizi che mi schiacciano a terra e mi impediscono di alzare il capo? E riguardo ai pesi che gravano sulle spalle dei fratelli, sono attento o indifferente? Queste domande ci fanno bene, perché aiutano a custodire il cuore dall’accidia. Ma, padre, ci dica: cosa è l’accidia? È un grande nemico della vita spirituale, anche della vita cristiana. L’accidia è quella pigrizia che fa precipitare, scivolare nella tristezza, che toglie il gusto di vivere e la voglia di fare. È uno spirito negativo, è uno spirito cattivo che inchioda l’anima nel torpore, rubandole la gioia. Si incomincia con quella tristezza, si scivola, si scivola, e niente gioia. Il Libro dei Proverbi dice: «Custodisci il tuo cuore, perché da esso sgorga la vita» (Pr 4,23). Custodire il cuore: questo significa vigilare, vegliare! Siate svegli, custodisci il tuo cuore.” (Papa Francesco – Angelus prima domenica di Avvento 2021)
Buon cammino di Avvento.