Il desiderio della santità – giorno 1

Cari amici dell’Associazione Speranza, per prepararci alla festa della Beata Madre Speranza vi proponiamo nove giorni di riflessioni tratte dai suoi scritti

«Il desiderio della perfezione può definirsi nel modo seguente: un atto della volontà che, sotto l’impulso della grazia, aspira senza sosta a un avanzamento spirituale. Molte volte questo atto è accompagnato da emozioni e affetti che rendono ancora più intenso il desiderio; ma ciò non è affatto necessario.

La causa principale [per essere santi] è che il nostro Dio ci ama fortemente e desidera stare unito a noi; e così ci cerca con amore instancabile, come se Lui non potesse essere felice senza di noi. E dall’altra parte, quando la nostra povera anima – rischiarata con la luce della fede – si volge sopra se stessa, là nel suo interiore sente un vuoto così grande che non può riempirsi se non con Dio stesso; e così sospira per Lui, per l’Amore Divino e – come cerva assetata – per la Fonte d’Acqua viva. E siccome quaggiù in basso questo desiderio non potrà mai essere saziato per completo, dato che sempre ci resta della strada da fare per conseguire la pienezza della nostra unione con Dio, risulta che – se non lo ostacoliamo – questo stesso desiderio di perfezione a gloria di Dio crescerà senza cessare.

Certo, gli ostacoli che cercano di spegnere, o almeno di smorzare, queste grandi aspirazioni sono tanti: la concupiscenza; la paura delle sofferenze e delle lotte, legate alle difficoltà che dobbiamo affrontare; il giudizio degli altri; l’attaccamento al nostro giudizio; e la durata nello sforzo, necessario per corrispondere alla grazia e andare avanti. Ma tutto ciò sarà superato facilmente, se arriviamo a convincerci che mai lavoriamo da soli, perché il buon Gesù opera sempre con noi come un Padre affettuoso che non tiene in conto i disgusti che gli procuriamo.

Persuasi di questa verità, sforziamoci di compiere sempre la sua divina Volontà: dimenticandoci di noi stessi, per non pensare ad altro che a collaborare con Lui; lavorando per la santificazione [di noi stessi e] delle anime, tramite la mortificazione, la abnegazione e l’esercizio della carità; e facendo in modo che in Lui termino tutti i nostri pensieri, i nostri desideri e le nostre opere» (Madre Speranza, Bilancio del 1955, 15,148-150).

Possiamo inoltre pregare insieme il primo giorno della novena a questo link. A domani!

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