Nell’udienza generale di ieri, 15 dicembre, il Papà si è soffermato su un aspetto di San Giuseppe davvero interessante, soprattutto per il periodo di preparazione al Natale che stiamo vivendo: il suo silenzio.

Il silenzio di San Giuseppe non è un essere taciturno, riservato. È molto di più. Sant’Agostino scrive: «Nella misura in cui cresce in noi la Parola – il Verbo fatto uomo – diminuiscono le parole». San Giuseppe incarna perfettamente questo pensiero e ci invita, con il suo silenzio, a fare spazio alla Parola fatta carne che viene in mezzo a noi.
Stare in silenzio non è quindi un gesto statico, un subire la vita. Stare in silenzio ci permette di stare in ascolto. L’assenza delle nostre parole, spesso vane e vuote, ci permette di fare spazio all’unica Parola che ci salva.
E allora, cari amici, quale tempo migliore dell’avvento per fare silenzio, per fare spazio a Dio che si fa uomo e viene ad abitare in mezzo a noi? Il Papa ci esorta a coltivare il silenzio nella quotidianità delle nostre giornate: il silenzio ci permetterà di guardarci dentro, che ci piaccia o no, senza paura, perché la profondità del cuore cresce col silenzio.
Auguriamo a noi e voi di poter raggiungere in questo periodo di Avvento proprio la profondità del cuore per poter accogliere e ascoltare Gesù.